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Comunicazioni & News

Reportage -romantico- del II G ALLA TERZA POTENZA

Di seguito il reportage scritto "di pugno" dal nostro Delegato Michele Galli:

"stamani (lunedì 23) sono rientrato a Firenze per svolgere il mio lavoro, come migliaia di altre persone.
Mi sentivo di appartenere a una comunità diversa da quella degli automobilisti che mi circondavano: io ero su un G.
E questa sensazione non era dovuta alla posizione alquanto rialzata che ho sul mio 460, ma si trattava di una sensazione interiore.
Guidavo con molta calma, nel buio della mattina e sui viali semi deserti: il mio pensiero era fissamente concentrato su quanto avevo provato emozionalmente nei due giorni precedenti.


Un misto di emozione, nostalgia, senso di Amicizia, voglia di ripetere e rivedere…visi soddisfatti, anche se impegnati, bosco, verde, odore della terra, ruscelli con acqua gelata, fango…e sapori antichi di selvaggina e vino…mani da stringere, corde da tirare, rocce da superare, parlare, parlare, sorrisi…senso di appartenenza ad una ristretta elite dagli obiettivi comuni…

Può un mezzo meccanico, dare delle emozioni così intense?

Si può veramente avere “bisogno” di condurre un mezzo così lento, grande, pesante, ma così sicuro, affidabile, inesorabile nel suo incedere?

Si; si può. Chi ha un G prova queste sensazioni.

Un momento, in particolare, è fisso nella mia mente: nel tratto finale percorso il sabato pomeriggio. Oramai è buio e le stelle già ci guardano. Sono alla estremità di un serpentone di G che si snoda su stretti sentieri lungo le sorgenti di un fiume: l’ondulazione del tracciato rende questa immagine molto fotografica e suggestiva.
Avanzo un po’ più velocemente della carovana che mi segue, per perlustrare meglio il percorso e mi allontano un po’… Mi fermo. Scendo dal G per vedere meglio se siamo tutti e…il serpentone di luci, lentamente si avvicina…e la sensazione, ora, non è più “ottica”, ma è “fisica”: la terra trema! Non è un terremoto, ma è un cupo vibrare che mi arriva dalle gambe.
La carovana di G ha questo “suono”: non è un rumore che proviene dai motori, ma dalla terra, scossa da questa massa di acciaio che avanza tra i sassi…sembra quasi animarsi all’incedere di quella lenta linea di fari che illumina le fronde del bosco d’inverno.

E poi c’è la soleggiata ma fredda domenica: dove tutti ci siamo aiutati, ci siamo “tirati”, ci siamo dati "del bischero", consigli e suggerimenti su dove mettere le ruote, su come alzare il G, su come dosare i gas e dove mettere e levare i blocchi…pochi ma intensissimi kilometri.

Sono stato veramente bene con Voi, cari Amici. Spero di aver almeno in parte datovi la possibilità di provare altrettante emozioni. E spero di rivedervi.

Il Fuoristrada non è fatto solo di prestazioni... Il G non è solo una (Grande) Fuoristrada…
Un compleanno festeggiato in maniera fantastica.

GGGrazie a Tutti.

Michele" 

E grazie anche a Te,Michele per la preparazione dell'evento e dell'atmosfera.

ArrivederGi alla prossima occasione!

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